Impresa 4.0: le agevolazioni fiscali per il 2020

Il 2020 ha portato un rinnovamento delle agevolazioni a supporto dei processi di trasformazione digitale delle imprese. Per gli investimenti in beni strumentali, il posto del super ed iper ammortamento è stato preso da tre nuovi crediti d’imposta. Ci sono, inoltre, nuovi bonus per l’attività di ricerca, innovazione e design. Per la formazione del personale relativamente alle materie inerenti il processo di trasformazione tecnologica e digitale, rimane il bonus formazione 4.0, con diverse novità. Anche la Nuova Sabatini si è rinnovata, con la previsione di due nuovi contributi: uno per gli investimenti innovativi realizzati nelle regioni del Sud e l’altro per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature a basso impatto ambientale.

Sono queste le agevolazioni disponibili nel 2020 a favore delle imprese per sostenerle nel processo di trasformazione digitale.

Investimenti in beni strumentali

Il 2020 ha segnato l’avvio dei nuovi crediti d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, che hanno sostituito il super e l’iperammortamento. Possono fruirne tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito, e, per gli investimenti aventi a oggetto beni materiali ordinari non Industria 4.0, sono ammessi anche gli esercenti arti e professioni. Rientrano nell’ambito soggettivo di applicazione dei crediti d’imposta anche i soggetti in perdita e in regime forfettario, esclusi invece dal super/iperammortamento.
Il beneficio ottenibile dipende dalla tipologia di beni agevolabili. In particolare:
– per gli investimenti aventi ad oggetto beni materiali Industria 4.0, il credito d’imposta spetta nella misura del 40% del costo di acquisizione, per investimenti fino a 2,5 milioni di euro e del 20% del costo di acquisizione, per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;
– per gli investimenti aventi ad oggetto beni immateriali Industria 4.0 (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni, anche mediante soluzioni di cloud computing), il credito d’imposta viene riconosciuto nella misura del 15% del costo di acquisizione, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 700.000 euro;
– per investimenti aventi ad oggetto beni materiali strumentali nuovi “ordinari” (non Industria 4.0), il credito di imposta è attribuito nella misura del 6% del costo di acquisizione, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.
Tutti e tre i crediti d’imposta si applicano agli investimenti in beni materiali strumentali nuovi, destinati a strutture produttive situate nel territorio dello Stato, effettuati entro il 31 dicembre 2020, ovvero entro il 30 giugno 2021 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Ne sono esclusi gli investimenti ammissibili al super ed iperammortamento, ossia gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2020, nel caso di super ammortamento, ovvero dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 nel caso di iperammortamento, per i quali entro il 31 dicembre 2019 l’ordine è stato accettato dal venditore e sono stati versati acconti almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Ricerca, innovazione e design

Con il nuovo anno sono in vigore anche i nuovi crediti d’imposta per attività di ricerca, innovazione e design.
Ne possono beneficiare tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito d’impresa, che effettuano investimenti in una delle attività ammissibili alla misura agevolativa nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019.
Il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari:
– per attività di ricerca e sviluppo fondamentaleindustriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico: al 12% delle spese sostenute (al netto delle altre sovvenzioni o contributi ricevuti per le stesse spese), fino a un massimo di 3 milioni di euro;
– per attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o prodotti o processi nuovi o sostanzialmente migliorati: al 6% delle spese sostenute (al netto delle altre sovvenzioni o contributi ricevuti per le stesse spese), nel limite massimo di 1,5 milioni di euro;
– per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0: al 10% delle spese sostenute (al netto delle altre sovvenzioni o contributi ricevuti per le stesse spese), nel limite massimo di 1,5 milioni di euro;
– per le attività di design e ideazione estetica: al 6% delle spese sostenute (al netto delle altre sovvenzioni o contributi ricevuti per le stesse spese), nel limite massimo di 1,5 milioni di euro.

Bonus formazione 4.0

Per la formazione del personale nelle materie aventi a oggetto le tecnologie rilevanti per il processo di trasformazione tecnologica e digitale, le imprese anche nel 2020 possono continuare a contare sul bonus formazione 4.0, confermato per un ulteriore anno dalla legge di Bilancio 2020, ma con diverse novità rispetto al 2019. Le principali innovazioni hanno riguardato:
– gli adempimenti richiesti per accedere al credito d’imposta, con l’eliminazione dell’obbligo della stipula e del deposito dei contratti collettivi aziendali o territoriali presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente;
– l’ampliamento della platea dei soggetti formatori, con l’ammissione anche degli Istituti Tecnici Superiori;
– la misura e l’importo massimo del credito d’imposta spettante. Per le spese sostenute nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, il credito di imposta è attribuito nella misura del 50% delle spese ammissibili (nel limite massimo annuale di 300.000 euro) per le piccole imprese, del 40% (nel limite massimo annuale di 250.000 euro) per le medie imprese e del 30% (nel limite massimo annuale di 250.000 euro) per le grandi imprese. Con la nuova disciplina inoltre, il credito d’imposta sarà riconosciuto, fermi restando i limiti massimi annuali, nella misura del 60% nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione siano lavoratori dipendenti svantaggiati o ultra svantaggiati.

Nuova Sabatini

Novità anche per la Nuova Sabatini. Lo strumento agevolativo riservato alle PMI – che prevede un contributo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico per l’abbattimento degli interessi su finanziamenti (bancari o in leasing) destinati all’acquisto di attrezzatureimpiantibeni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali – dal 2020 si arricchisce di due nuovi contributi:
– un contributo, pari al 5,5%, riservato alle micro e piccole imprese che effettuano investimenti in tecnologie Industria 4.0 nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
– un contributo, pari al 3,575%, per l’acquisto, anche mediante operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Restano i contributi “storici”: il contributo del 3,575% per gli investimenti in tecnologie “Industria 4.0” e del 2,75% per gli investimenti “ordinari” (investimenti diversi dagli investimenti Industria 4.0).

Gli incentivi del Piano Impresa 4.0 nel D.D.L. di Bilancio 2020

Il disegno di Legge di Bilancio 2020 contiene sia la proroga di importanti misure agevolative a supporto del processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello previsto dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”, sia alcune novità che denotano il focus della manovra finanziaria sui temi di ecosostenibilità dello sviluppo industriale, economia circolare e potenziamento degli incentivi nelle aree del Mezzogiorno.

Resta inteso che le agevolazioni qui riepilogate potrebbero essere modificate anche in misura sostanziale nell’iter di approvazione definitiva della Legge.

Il disegno di Legge di Bilancio 2020 contiene, nel titolo V “Misure per la crescita” e nel titolo VI “Misure per il Sud”, i seguenti principali incentivi, in attesa di un’annunciata razionalizzazione e stabilizzazione delle agevolazioni fiscali del Piano Nazionale Impresa 4.0 con un orizzonte temporale pluriennale:

  • proroga senza modifiche del superammortamento agli investimenti effettuati entro il 31.12.2020 (alle tradizionali condizioni entro il 30.06.2021);
  • proroga senza modifiche dell’iperammortamento per beni materiali e immateriali agli investimenti effettuati entro il 31.12.2020 (alle tradizionali condizioni entro il 31.12.2021);
  • introduzione di un inedito credito d’imposta per progetti ambientali effettuati nel triennio 2020-2022, che includano investimenti in beni 4.0;
  • proroga al 2020 senza modifiche del credito formazione 4.0;
  • rifinanziamento della Nuova Sabatini, con potenziamento del contributo statale per investimenti 4.0 nelle aree del Mezzogiorno;
  • potenziamento del credito d’imposta R&S per le sole regioni del Mezzogiorno.

 

Il quadro degli incentivi fiscali a supporto della trasformazione tecnologica e digitale delle imprese italiane con le principali novità è di seguito schematizzato:

Superammortamento

Proroga agli investimenti effettuati entro il 31.12.2020 ed entro il 30.06.2021 alle seguenti due condizioni, da verificarsi al 31.12.2020:

  1. ordine accettato dal fornitore;
  2. pagamento di un acconto pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione del bene.

Restano confermati:

  • l’applicazione a beni materiali strumentali nuovi, esclusi veicoli e altri mezzi di trasporto di cui all’articolo 164, comma 1, Tuir;
  • la maggiorazione del costo di acquisizione nella misura del 30%;
  • la franchigia di 2,5 milioni di euro di investimento complessivo, oltre la quale l’agevolazione non spetta, introdotta col D.L. 34/2019 (cd. “Decreto crescita”).

 

Iperammortamento

 Proroga agli investimenti effettuati entro il 31.12.2020 ed entro il 31.12.2021 alle seguenti due condizioni, da verificarsi al 31.12.2020:

  1. ordine accettato dal fornitore;
  2. pagamento di un acconto pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione del bene.

Conferma dell’applicabilità dell’agevolazione ai soli beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive localizzate in Italia.

Conferma della maggiorazione del costo di acquisizione del bene a scaglioni decrescenti al crescere dell’ammontare complessivo degli investimenti effettuati in un periodo d’imposta, introdotta per gli investimenti effettuati dal 2019 dall’articolo 1, comma 61, L. 145/2018 (c.d. Legge di Bilancio 2019):

Ammontare degli investimenti complessivi                                         Aliquota

Fino a euro 2.500.000                                                                                  170 %

Da euro 2.500.001 a euro 10.000.000                                                       100 %

Da euro 10.000.001 a euro 20.000.000                                                       50 %

Da euro 20.000.001                                                                                            0 %

Proroga dell’iperammortamento per beni immateriali stand alone di cui all’elenco dell’allegato B della L. 232/2016 (c.d. Legge di Bilancio 2017), come integrato l’articolo 1, comma 32, L. 205/2017 (c.d. Legge di Bilancio 2018), con una maggiorazione del costo del 40%.

Conferma dell’esclusione, dall’ambito applicativo oggettivo, dei seguenti beni:

  • beni con coefficiente di ammortamento < 6,5% ai sensi del D.M. 31.12.1988;
  • fabbricati e costruzioni;
  • beni dell’allegato 3 alla L. 208/2015 (c.d. Legge di Stabilità 2016).

 

Conferma sia degli adempimenti documentali di cui all’articolo 1, comma 11, L. 232/2016, sia dell’applicazione delle disposizioni in materia di investimenti sostitutivi previste dall’articolo 1, commi 35 e 36, L. 205/2017.

Conferma della sterilizzazione della maggiorazione del costo ai fini della determinazione degli acconti d’imposta dovuti per il periodo in corso al 31.12.2020 e per quello successivo.

 

Nuovo credito d’imposta per progetti ambientali

Introduzione di un nuovo credito d’imposta per le imprese che realizzano progetti ambientali, comprendenti beni strumentali 4.0 acquistati dal 01.01.2017. L’agevolazione persegue una duplice finalità:

  • incentivare lo sviluppo industriale sostenibile per l’ambiente;
  • rafforzare la competitività delle imprese italiane premiando un utilizzo efficiente delle materie prime nei cicli produttivi.

I progetti ambientali devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:

  • generare incrementi di produttività a fronte di un minore utilizzo di materie prime, materiali ed energia e una minore produzione di rifiuti, rispetto alle tecnologie attualmente utilizzate;
  • generare ridotte emissioni inquinanti da processi industriali in aria, acqua e suolo, a parità o a fronte di minore intensità energetica o maggiore produttività ulteriori rispetto ai beni attualmente utilizzati e ai limiti già previsti dalla legislazione ambientale vigente;
  • generare ridotte emissioni di carbonio da processi industriali, a parità o a fronte di minore intensità energetica o maggiore produttività rispetto ai beni attualmente utilizzati;
  • realizzare utilizzi alternativi dei materiali.

 

La stesura delle linee guida per la valutazione tecnica dei progetti nel rispetto degli obiettivi è demandata all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie.

Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 10%, entro un beneficio massimo annuale di euro 60.000, dei seguenti costi di periodo funzionali al progetto:

  • competenze tecniche e privative industriali relative all’acquisizione di conoscenze e di brevetti;
  • consulenze specialistiche;
  • personale dipendente titolare di un rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato, direttamente impiegato nel progetto ambientale.

 

Il credito è riconosciuto per gli anni 2020, 2021 e 2022.

Ai fini della fruizione del credito d’imposta, utilizzabile in compensazione a partire dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese con ripartizione in 3 quote annuali di pari importo, sono previste 2 apposite certificazioni:

  • del revisore legale dei conti, che attesti l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili;
  • di un ente di certificazione accreditato, che attesti la conformità del progetto di trasformazione tecnologica alle linee guida.

 

Formazione 4.0

Proroga al 2020 del credito d’imposta Formazione 4.0, introdotto dall’articolo 1, commi da 46 a 55, L. 205/2017 come modificato dall’articolo 1, commi 78 e seguenti, L. 145/2018:

Dimensione impresa                        Misura del credito                Limite massimo di credito annuo

Micro e piccola impresa                                50%                                              euro 300.000

Media impresa                                                  40%                                             euro 300.000

Grande impresa                                                30%                                             euro 200.000

 

Rifinanziamento Nuova Sabatini

Rifinanziamento della Nuova Sabatini per complessivi 540 milioni di euro nel periodo 2020-2025.

Previsto il potenziamento del contributo statale dal 30% al 100% per le micro e piccole imprese che effettuano investimenti “Industria 4.0” nelle aree del Mezzogiorno (regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), nel limite complessivo di 60 milioni di euro.

Disposta la destinazione di una quota pari al 25% di tali risorse alle Pmi a fronte di investimenti in beni a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

Potenziamento del credito d’imposta R&S per il Mezzogiorno

Irrilevanza nelle aree del Mezzogiorno delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 alla misura del credito d’imposta R&S in funzione della tipologia di investimenti ammissibili sostenuti. Il credito R&S spetta nella misura del 50% delle spese ammissibili in attività di R&S effettuate fino al periodo d’imposta in corso al 31.12.2020, previa autorizzazione della Commissione Europea.

 

Per una consulenza dettagliata circa l’eventuale accesso alle misure agevolative indicate, o per un’analisi preliminare, è possibile contattare lo studio, e concordare un appuntamento.

Studio Tributario Lucchese