Il Ministro dell’Economia Giorgetti, nella risposta all’interrogazione parlamentare n.  3-01551 riportata alla Camera il 13 novembre scorso, evidenziava che era in corso la valutazione per l’adozione di una norma che preveda il rinvio, così come era stato per l’anno d’imposta 2023, anche per il periodo d’imposta 2024, del secondo acconto di imposte e contributi, con la possibilità di rateizzare le somme dovute in cinque rate mensili, dal mese di gennaio al mese di maggio 2025.

Come per lo scorso anno, la norma sarebbe specifica solo per le persone fisiche titolari di partita iva.

Il Ministro, aveva però precisato che l’eventualità del rinvio dei secondi acconti è vincolato ai limiti delle disponibilità finanziarie sussistenti, per sopperire a quello che sarebbe in pratica un minor gettito per le casse Statali nel mese di dicembre.

Se verrà riproposta la norma dello scorso anno, il rinvio e la rateizzazione dovrebbero essere consentiti solo per i soggetti con partita iva con fatturato o compensi incassati nell’anno 2023 fino a 170.000 euro. L’unica novità sarebbe forse la possibilità di rinviare e dilazionare anche i contributi previdenziali.

Si resta in attesa della norma definitiva.